Giallo sulla R8 di Kaffer per un principio d’incendio in griglia prima dello start.

Partenza con il brivido per l’Edizione 2022 della 12H del Mugello. Nel momento dello schieramento, della R8 del Poleman Kaffer, un principio di incendio si è sviluppato all’altezza della posteriore destra. Nulla di grave, i meccanici hanno subito domato le fiamme, controllato la vettura che prontamente ha preso il via della gara. Allo scattare del verde parte bene Kaffer ma Wittmer con la M4 prende la testa della gara, Frezza con la 488 di Kessel si mette negli scarichi di Konrad. Alla chiusura del primo giro Wittmer in testa davanti a Kaffer, Renauer, Konrad e Frezza. In TCE, Ellis e la sua Cayman sono i primi di classe, più staccati gli avversari. Nel guidato Frezza si fa sotto a Konrad, ma il BOP penalizza la Ferrari come velocità di punta. 

Dopo dieci passaggi il distacco tra il leader Wittmer e Kaffer, con il tedesco che prende il ritmo e mantiene i tempi costanti. Passaggio in corsia per Robert Renauer che poi riprende la strada della pista. Al 12° Kaffer rompe gli indugi e si riprende la leadership. Herber e la sua Bentley guadagnano la sesta posizione sorpassando la R8 di Adomavičius. 

Dopo 15 passaggi scende in pista la bandiera CODE 60 per l’uscita di una Vortex, occasione ghiotta per i primi rifornimenti e cambi di strategie. Le due Porsche di Ebimotors con Venerosi e Negra fanno benzina come Konrad, Frezza e Wittmer. Sono passati appena trenta minuti e lo spettacolo non manca. Al giro 22 ancora un Code 60 per l’uscita della R8 di Grimm che si è toccata con una delle M2 della Hofor Racing. Entrambe vengono “tirate” fuori dalla sabbia e recuperano la via dei box per le riparazioni del caso. 

Al giro 30 e 4’22” dalla fine, Frezza con la Ferrari di Kessel è in testa davanti alla Mercedes di Konrad la Porsche di Harker. Nella TCE leadership a Dorian Piirimäg e la sua Golf GTI TCR Seq, davanti a Valluga e Nuya, rispettivamente con la Cayman e la Leon. Code 60 al 39° passaggio per l’uscita in sabbia della Porsche di Jean-François Demorge. 

Ellis al 44° fora la posteriore sinistra della sua Cayman, rientra per il rifornimento. Rimane in testa alla classifica la Porsche di Harker con Konrad secondo davanti a Herber. Peccato per la gara della R8 di Kaffer che sta recuperando dalla decima posizione con Erhart al volante. Sabino De Castro 14° assoluto, spinge con la sua 911 GT3 Cup della Willi Motorsport by Ebimotors. Allo scattare del 50° giro va in sabbia la Bentley di Herber, mentre la Mercedes di Hrachowina svetta dall’alto della leadership. Prosegue la gara tra rifornimenti, cambi gomme e Code 60, al 60° Hrachowina sempre in testa davanti all’americano Putman, sempre su Mercedes e il canadese Morris con la M4 GT3. In TCE Sathienthirak e la sua Leon comandano la classifica riservata con Mortensen secondo su Golf e Vallers su Audi. 

Esce in sabbia alla Palagio la R8 con Kirchoff al volante, riparte grazie all’aiuto dei Marshall. Contatto al 68° tra la Ligier di Da Costa e la Porsche di Bohn che rientra per il rifornimento. Morris con la M4 GT3 di ST Racing tiene la testa della classifica e la R8 di Herberger si accoda in seconda posizione, cercando di completare l’operazione “recupero”, vola Schneider con la Mercedes del Mann-Filter Team Landgraf. All’ ottantasettesimo Code 60 per l’uscita di pista della Porsche di Broggi alla Bucine, mentre Van Berlo sconta una penalità con la Bentley. 

A due ore dalla fine, la 955 di Broggi esce sulla ghiaia, innescando un Code 60 che dura tredici minuti e riequilibra la corsa. Dopo 98 giri Samantha Tan con la sua BMW M4 GT3 sembra aver consolidato la prima posizione, grazie anche a un miglior tempo di 1:50.166. 

Si innesca poi un nuovo Code 60 con annesse bandiere gialle che vede coinvolte due vetture ma che si risolve in breve tempo. 

La gara procede senza grossi colpi di scena: al comando Tan sembra inarrestabile, Konrad ed Erhart seguono a ruota mentre si accende un piccolo duello tra Foster e Adomavičius per il controllo della quarta posizione, vinto da quest’ultimo. 

A soli sessanta minuti dalla fine, la R8 LMS GT3 EVO I di Navickas rischia di finire fuori pista, ma una scaltra manovra del pilota permette di evitare il peggio. Cambio al vertice a circa un’ora dalla fine: Tan si ferma ai box per il cambio con il compagno Wittmer che rientra in pista sesto, lasciando quindi campo alle GT3 di Konrad, Erhart e Adomavičius per occupare le prime tre posizioni. Seguono Foster con la sua Mercedes AMG GT3 e Frezza sulla Ferrari 488 GT3, rispettivamente quarto e quinto. Tuttavia, questo susseguirsi di piloti al volante non impedisce al team ST Racing di riportarsi in testa alla classifica a dodici minuti dalla fine e dopo 141 giri di pista. Cambiano i nomi sul tabellino, che si aggiorna quindi con Hrachowina al secondo posto, Herberger al terzo e Gelžinis al quarto. Da segnalare Giorgio Sernagiotto con il team MP Racing che, sulla Audi R8 LMS GT3 EVO II si piazza settimo.

Prima parte di corsa che si chiude con Wittmer (ST Racing) in testa, seguito da Hrachowina (MANN-FILTER Team LANDGRAF) e Herberger (Phoenix Racing): un podio tutto GT3. Come da tradizione le vetture rimangono schierate in griglia che in questo caso diventa parco chiuso. 

Dopo la “cerimonia” di riscaldamento della domenica mattina, la gara si prepara per la seconda parte da sei ore e mezza. Le sorprese non sono ovviamente mancate, prima del via la vettura #34 della Car Collection si ferma hai box con un evidente “spiattellamento”.